Gruppo Speleo di Rimini e Dintorni.....

domenica 31 luglio 2016

Grotta grande delle Tassare o degli Arditi Monte Nerone (Piobbico)

Le esplorazioni della Grotta delle Tassare ebbero inizio nel 1935 quando un gruppo di giovani di Piobbico guidati da Don Giuseppe Rinaldini si inoltrarono al suo interno. La grotta si apre con il suo ingresso principale a 1050 metri di quota, alla base di una parete che sovrasta la forra del Fosso Presale, incisa sul versante Nord-Est del Monte Nerone. Nel 1951 la Grotta delle Tassare fu presentata come la terza al mondo per profondità. I 505 metri allora dichiarati rappresentavano in effetti una grande misura, ricordando che la speleologia non aveva ancora evoluto le moderne tecniche di progressione verticale e non aveva ancora ramificato capillarmente la sua attività esplorativa in tutto il territorio. 
Nella relazione congressuale viene anche ricordato che a 165 metri è stato ritrovato lo scheletro di un Orso bruno (Ursus arctos) inglobato in un ammasso stalagmitico e a 305 metri lo scheletro completo perfettamente conservato di un altro orso,oggi al Museo di Scienze Naturali di Verona.
Il rilievo Maucci del 1952 e le successive integrazioni portate da autori e gruppi diversi, hanno rimaneggiato la profondità alla pur sempre rispettabile profondità di 438 metri, ingresso alto compreso. La grotta ha perduto la sua preminenza mondiale, ma rimane tuttavia la più profonda delle Marche. 

ll Buco del Prete, o ingresso alto, introduce in un labirintico sistema di piccole gallerie fossili, cioè abbandonate dalla circolazione idrica, che scende all'ingresso basso, il quale rappresenta l'ingresso della grotta delle Tassare propriamente detta. 
Fino a 300 m di profondità il sistema ipogeo, salvo piccoli salti poco significativi, mantiene la pendenza media dell'interstrato su cui si è evoluto, che si aggira sui 35 gradi. 
All'altezza del Pozzo Grande avviene uno sprofondamento in corrispondenza di una faglia e di lì in avanti la grotta cambia addirittura direzione con la galleria finale detta appunto "retroversa".